Mercati azionari e obbligazionari restano in crescita, spinti dalle attese di tre tagli ai tassi della Federal Reserve entro fine anno. Tuttavia, l’economia USA mostra segnali di rallentamento e il nodo del debito pubblico pesa sulla credibilità del dollaro come valuta di riserva mondiale. L’aumento delle riserve auree da parte di Paesi ostili e la sfida geopolitica di Russia e Cina mettono in discussione il paradigma post-1971.
Fonte: Radiocor